domenica 19 maggio 2013

Le madeleines: piccole magie con la gobba


Dopo un tempo infinito torno a scrivere qualcosa. La verità è che non ce la faccio a concentrarmi per più di venti secondi, il mio cervello troppo a lungo riempito di informazioni utili e futili sta dando forfait. Dato però che mi attende un periodo piuttosto impegnativo da diversi punti di vista, mi ripeto come un mantra che devo farmi forza e al massimo chiudere qualche porta (in faccia). L'autodifesa è diventata il mio centro di gravità permanente, bello o brutto che sia.
La mia prima fortuna è avere accanto qualcuno che capisce, condivide, supporta anche nei momenti in cui vorresti lasciare che tutto andasse a quel paese e allontanarti il più possibile. La seconda è una cucina finalmente abbastanza grande e tranquilla da poterci pastrocchiare a qualunque ora del giorno e della notte, lasciando che i nervi rilascino un po' di tensione e le narici vengano avvolte dal profumo dolce della vaniglia appena aperta.
È da questo che nascono le madeleines, dolce semplice e confortante, così romanticamente letterario da trasportarmi lontano semplicemente leggendo la ricetta. Come ormai una buona parte di quello che esce dalla mia cucina, anche questa ricetta è di Luca Montersino, inutile a dirsi che la riuscita è perfetta, con tanto di gobbetta deliziosamente chic.